Fraternità e Amicizia Società Cooperativa Sociale Onlus

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Parola ai genitori

Le testimonianze pubblicate sul n. 40 de I Sogni di Cristallo

La sorella di Angela

Certe persone non sanno quanto sia importante che semplicemente esistano
Certe persone non sanno quanto sia bello semplicemente vederle
Certe persone non sanno quanto sia incoraggiante il loro sorriso
Certe persone non sanno quanto sia importante la loro vicinanza
Certe persone non sanno quanto saremmo più poveri se loro non ci fossero
Certe persone non sanno di essere un dono del cielo
Fraternità e Amicizia è riuscita a dire tutto questo a persone
che forse non lo avrebbero mai saputo!!!

 

I genitori di Alessio

Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato… malato e mi avete visitato… In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me…” Matteo 25,35-44

Ogni operatore della Cooperativa, come descritto dal brano della Bibbia, ha una missione: aiutare a crescere i nostri ragazzi a spiccare il volo.
L’ inizio di questa impresa è stata difficile. Ma la forza di volontà ed il coraggio di ogni operatore ha permesso alla Cooperativa di raggiungere gli obiettivi proposti.
Come famiglia non smetteremo mai di ringraziarvi. Con affetto e gratitudine.

La mamma di Marco

È riduttivo spiegare in poche righe una storia (ed un’esperienza familiare) di oltre dieci anni. Se ripenso agli inizi, ancora tremo: Marco completamente spaesato, alle prese con nuove esperienze, in prima istanza con il passaggio dalle medie alle superiori. Scuola nuova, compagni nuovi, Milano, la grande città, misteriosa e complicata da girare con i mezzi pubblici, il cellulare da usare, e non solo per giocare.
Aggiungo la mancanza di un supporto psicologico e di terapie adeguate, dopo che il centro frequentato da Marco (per noi un luogo diventato negli anni familiare) era stato inopinatamente chiuso.

Fraternità e Amicizia arriva nella vita di Marco (e nella nostra di genitori) che lui ha solo 14 anni; spaesato e timoroso come tanti adolescenti della sua età, ha poche ma chiare premesse, ad accompagnare le sue fatiche quotidiane: “Non sono capace… non ci riesco… perciò non ci tento nemmeno, non lo faccio”. Mi sembrava ancora più piccolo in mezzo al gruppo di giovani adulti che frequentava l’allora associazione Fraternità e Amicizia…
Se lo guardo in controluce, il mio Marco, a distanza di una decina d’anni, vedo un’altra persona. Passo dopo passo, tassello dopo tassello, la costruzione della sua adultità ha preso corpo in maniera sorprendente. Marco è un omino gigante, che urla indipendenza da tutti i pori, che si arrabbia per la paura di non riuscire ad esercitare al meglio le sue autonomie. Credo sia stato (e sia tuttora) un viaggio lungo e periglioso, costellato di successi, amore, pazienza e caparbietà, di progetti da inseguire, di sogni ancora da realizzare. Grazie a voi di Fraternità e Amicizia per averci accompagnato e sostenuto fin qui. Non perdiamoci di vista…

La mamma di Emanuele

Quando ero piccolo
lo sguardo di mio figlio
mi diceva “forza mamma!”
Adesso che è adulto
mi dice “ce l’hai fatta!”
ed è gioia.
E questo è amore!

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