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Progetto “Della Forza della Fragilità”: i lavori in corso

Dal Laboratorio d’Arti Grafiche del Centro di Aggregazione per Persone con Disabilità

Si avvicina l’evento espositivo che il 10, 11 e 12 dicembre presenterà presso la Fondazione Pasquinelli, in Corso Magenta 42 a Milano, le opere elaborate dai partecipanti degli 11 laboratori artistici ed espressivi della Cooperativa, coordinati dall’arteterapeuta Veronica Pozzi. Ecco in anteprima la presentazione di uno di questi, per cogliere il senso di quanto si potrà vedere nella sua interezza, corredato anche dall’esposizione di 15 affermati artisti contemporanei che hanno aggiunto un contributo di solidarietà al progetto.

Sulla scia dell’opera di Marco Mancini, del suo sguardo attento alla soggettività di ognuno, quella stessa soggettività che ci rende unici, perciò speciali, ho lasciato i partecipanti liberi di muoversi sulla superficie del foglio, guidandoli nella scelta delle tecniche che potessero dar loro modo d’esprimersi. Con il colore hanno dato voce a pensieri conseguenti la riflessione sulle poesie lette insieme, che toccano temi profondi ai quali non sempre riescono a dar voce. Così segni, immagini e visioni ispirate dalle poesie hanno preso forma nelle opere, spesso dopo diversi passaggi e studi attenti, che li hanno coinvolti totalmente in un lavoro tanto bello quanto impegnativo. Grazie a queste opere la preziosità delle vite che hanno ispirato l’autore continua a splendere in una nuova forma, e la fragilità diviene, oltre che forza, anche bellezza.

Per realizzare questo progetto, il laboratorio è stato diviso in due fasi: durante la prima sono state lette le poesie (una per ogni incontro), poi sono state commentate insieme ed infine ognuno dei partecipanti ha condiviso il proprio pensiero e le immagini che via via prendevano forma dentro di loro; nella seconda fase sono state realizzate le opere, per le quali sono state utilizzate tecniche differenti.  Pastelli ad olio e matite colorate, usati in modo non consueto, prevalentemente all’inizio del percorso, perché strumenti a loro più familiari, per far acquisire quella sicurezza necessaria al lasciarsi andare pienamente alla creazione artistica. Successivamente è stata utilizzata la tecnica della stampa monotipo: la monotipia, come il nome suggerisce, dà vita ad esemplari di stampa unici ed è stata scelta, tra le altre possibili, proprio per questa sua peculiarità. Ogni gesto necessario alla realizzazione della suddetta tecnica, in particolare per come è stata realizzata in quest’occasione, è unico e irripetibile, così come le opere che ne sono nate. Ogni azione, dalla stesura del colore sulla matrice, ai segni su di essa incisi, alla pressione esercitata sul foglio per permetterne la stampa, ha determinato il risultato dell’opera. È dall’ascolto delle parole dell’autore, ispirato dall’incontro delle diverse fragili e forti personalità, che i nostri artisti sono stati ispirati, ed è proprio per rendere omaggio a tale unicità che questa tecnica è stata scelta.

L’artista-terapista: Sara Simone

I partecipanti al Laboratorio: Ornella Boschetti, Lulù Cao, Maria De Alteris, Luca De Rosa, Joy Garcia, Daniela Vattiato,  Patricia Vilcapoma

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