Fraternità e Amicizia Società Cooperativa Sociale Onlus

Mil’Amo – Dedicato alla città

Le opere esposte l’8 giugno 2024 al Giardino delle Culture

Ispirate a luoghi, atmosfere, simboli della città in cui vivono, e che amano, ecco le opere che i giovani artisti del nostro Centro d’Arte hanno  presentato al Giardino delle Culture, in via Morosini 8, Milano, grazie alla preziosa collaborazione con Fidapa Mediolanum e il Comitato di Quartiere 22 Marzo.

Ringraziamo in particolare l’arch. Giovanni De Lucchi e l’arteterapeuta Paola Ghinatti per l’appassionato accompagnamento con cui hanno condotto ciascuno ad esprimersi nel contesto del gruppo. Nello spazio sottostante vediamo i “quadri” dell’esposizione, corredati dai pensieri espressi dai partecipanti.

MIL’AMO

Da un’idea di Giovanni De Lucchi (Architetto)
con la collaborazione di Paola Ghinatti (Arteterapeuta)

MILANO: LA CITTA’ CON L’AMO 

Ti pesca, ti imbriglia, ti attanaglia, ti ritorce, ti graffia anche, ma sa accarezzarti, sa accompagnarti, ti consolida spronandoti ad andare avanti, ti assorbe nel suo ritmo frenetico, ossessivo, rocambolesco.
Sei tu che devi uscire dalla rete e fiondarti in modo calibrato nel suo ritmo, nei suoi angoli culturali e di pace, nella sua natura.

RITMO

PIAZZA CADORNA  (Suash)

Un incrocio convulso di strade, mezzi, gente che arriva, gente che parte.

Manifesto dell’operosità milanese visualizzata dall’ago e il filo con i 3 colori delle MM esistenti (G.V.R.) cui si aggiungono il BLU e il LILLA delle nuove linee.

PIAZZA CASTELLO  (Samuel)

Frenetico attraversamento di folla che approda nell’oasi di pace coi suoi cortili bramanteschi: cortile della Rocchetta.

Presenza stigmatizzante nei suoi musei, la pietà Rondanini di Michelangelo Buonarroti.

Ci si immerge all’uscita nel parco del castello sfiorando la fontana di De Chirico a ridosso della Triennale con la grande Torre manifesto della rivoluzione industrial del primo ‘900, Fernet Branca di Giò Ponti.

 PACE

PIAZZA DUOMO  (Alessandro)

Massa ondivaga di persone rapite di tanta bellezza: un concentrato di stili.

Palazzo Reale, Arengario, La Galleria, La Scala.

Oasi di serenità nelle palme in contemplazione della foresta pietrificata che è il Duomo con l’apoteosi delle guglie culminanti con la Madonnina che tutto vede e tutto protegge, prevaricata ormai da grattacieli che hanno infranto il mito della bellezza. 

SANTA MARIA DELLE GRAZIE  (Antonio)

  • Inno a Leonardo Da Vinci

  • Leggibilità dell’affresco Leonardesco “Ultima cena” portata in piazza
  • Rivisitazione dell’attualità del refettorio monastico
  • 1 -Tram che vanno- Inno alla Carla Fracci
  • 19- Tram che vengono- Intervento che polarizza l’attenzione sul murales “Ultima cena”.

NATURA 

NAVIGLI  (Matteo)

Tuffo nostalgico nel passato, il vicolo delle lavandaie che sopravvive integro ma soffocato dalla sequela di svariate attività e manifestazioni che si svolgono sui navigli per rinverdire l’uso che se ne faceva finalizzato a fornire “La fabbrica del Duomo”, del marmo derivante dalle cave di Candoglia. 

PIAZZA GAE AULENTI- BIBLIOTECA DEGLI ALBERI  (Marco)

Geometrizzazione della natura.

Ripartizione di spazi per attività da tempo libero.

Mente e corpo invitati a ritemprarsi.

Socializzazione di nuclei di persone: invito al picnic, tutti insieme appassionatamente

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