Disposizioni a garanzia di una corretta gestione delle attività
In relazione alla riforma del Terzo Settore, Fraternità e Amicizia ha adottato un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo 231/2001, riguardante i temi della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
Esso richiede di intervenire nell’organizzazione e di produrre una documentazione cartacea in merito alla mappatura e reengineering dei processi interni, integrandovi un sistema di prevenzione e controllo del rischio operativo. Il Decreto prevede sanzioni in capo alle aziende, in quanto persona giuridica, laddove siano responsabili di non aver posto in essere le misure preventive che impediscono ai propri dipendenti di commettere reati nell’interesse della società.
Per evitare di correre tali rischi, la Cooperativa ha introdotto alcuni strumenti di indirizzo e controllo: il Modello Organizzativo, che definisce il Codice Etico, e l’Organismo di Vigilanza (OdV). Attraverso il processo di risk assessment sono identificati gli illeciti che potrebbero essere connessi alle attività svolte, e sono previste procedure di gestione e sistemi di controllo per evitare che vengano commessi tali reati.
Il Modello Organizzativo è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 17/12/19, nominando l’Organo di Vigilanza monocratico nella persona dell’Avvocato Alberto Fedeli, reperibile all’indirizzo email: odv@fraternitaeamicizia.it
L’OdV potrà essere destinatario anche di comunicazioni in forma anonima, attraverso il modulo disponibile in basso in questa pagina.
Il Codice Etico
è l’insieme dei valori, dei principi e delle linee di comportamento a cui si devono attenere dipendenti, soci, amministratori, collaboratori, fornitori e tutti coloro che lavorano e collaborano con la nostra organizzazione; identifica i valori etici della Cooperativa e costituisce l’elemento base della cultura aziendale e lo standard di comportamento di tutti i collaboratori nei rapporti economici, finanziari, sociali e relazionali. I principi etici e sociali del Codice, coerenti con la storia della Cooperativa, con lo spirito della cooperazione sociale e con il rispetto della persona, sono la guida dei comportamenti dei dipendenti e collaboratori della Cooperativa nell’esercizio delle funzioni di propria competenza e responsabilità.
Tutti sono tenuti ad informarsi ai principi di trasparenza, legittimità e chiarezza, ad attenersi ai regolamenti aziendali, evitando qualunque situazione di conflitto di interessi, prestandosi a logiche differenti da quelle indicate dalla Cooperativa.
Segnalazione di illeciti (whistleblowing)
Il “whistleblowing” è la denuncia o la segnalazione di un illecito da parte di un soggetto interno all’azienda, scoperto a causa e durante lo svolgimento delle proprie mansioni lavorative. Il D.Lgs. n. 24 del 10 marzo 2023 ha recepito la Direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni. Il Decreto, persegue l’obiettivo di rafforzare la tutela giuridica delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o europee, che ledono gli interessi e/o l’integrità dell’azienda di appartenenza, e di cui siano venute a conoscenza nello svolgimento dell’attività lavorativa. Il Decreto disciplina la protezione delle persone che segnalano violazioni, ovvero comportamenti, atti od omissioni che ledono l’interesse o l’integrità dell’azienda, quali principalmente:
– illeciti amministrativi, contabili, civili o penali;
– commissione di reati presupposto del D.Lgs. 231/2001 oppure mancata osservanza dei presidi di controllo previsti dai Modelli 231;
– atti od omissioni che ledono gli interessi finanziari dell’Unione, o riguardanti il mercato interno; di cui siano venute a conoscenza nel contesto lavorativo.
Le persone segnalanti beneficiano di protezione a condizione che abbiano avuto fondati motivi di ritenere che le informazioni segnalate fossero vere al momento della segnalazione e che tali informazioni rientrassero nell’ambito di applicazione del Decreto.
La tutela e la protezione è estesa a tutti i soggetti collegati in senso ampio all’organizzazione e/o alla persona del segnalante:
– lavoratori dipendenti pubblici e privati;
– lavoratori autonomi;
– volontari e tirocinanti, retribuiti e non retribuiti;
– azionisti e membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza dell’azienda;
– persone che lavorano sotto la supervisione e la direzione di appaltatori, subappaltatori e fornitor.
Come precisato nel “REGOLAMENTO SULLA PROTEZIONE DELLE PERSONE CHE SEGNALANO VIOLAZIONI DEL DIRITTO DELL’UNIONE” che costituisce la parte IV del Modello Organizzativo Gestionale, la segnalazione può essere effettuata all’O.d.V. con le seguenti modalità:
– in forma scritta tramite la posta ordinaria all’indirizzo email dell’Organismo di Vigilanza D.lgs. 231/01 e alla sua segreteria: odv@fraternitaeamicizia.it utilizzando il Modulo scaricabile qui
– in forma scritta tramite posta ordinaria in busta chiusa indirizzata a “Fraternità e Amicizia Società Cooperativa Sociale Onlus – Segreteria dell’Organismo di Vigilanza 231”, Via Washington 59, Milano – senza indicazione del mittente – utilizzando lo stesso Modulo
– a mezzo telefonico al numero dedicato 3298413852, attivo nei giorni di: lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 9 alle ore 12
– in forma orale tramite un incontro diretto, previo appuntamento da concordarsi con la segreteria dell’OdV
– in forma anonima tramite il Modulo anonimo di segnalazione visibile di seguito.
Si precisa che il diritto all’anonimato non si applica ai seguenti casi:
– alle contestazioni, rivendicazioni o richieste legate ad un interesse di carattere personale della persona segnalante o della persona che ha sporto una denuncia all’autorità giudiziaria o contabile che attengono esclusivamente ai propri rapporti individuali di lavoro, ovvero inerenti ai propri rapporti di lavoro con le figure gerarchicamente sovraordinate (ottenere un ingiusto vantaggio per se stessi, o ingiusta accusa verso colleghi collaboratori o superiori);
– alle segnalazioni di violazioni laddove già disciplinate in via obbligatoria dagli atti dell’Unione Europea o nazionali indicati nella parte II dell’allegato al Decreto ovvero da quelli nazionali che costituiscono attuazione degli atti dell’Unione Europea indicati nella parte II dell’allegato alla direttiva (UE) 2019/1937, seppur non indicati nella parte II dell’allegato al Decreto (reati di natura finanziaria, reati contro il terrorismo nazionale e internazionale, reati finanziari che sono perseguiti d’ufficio dall’Autorità Giudiziaria).