Il fascino del mare d’inverno…
Il mare d’inverno ci può stupire per la sua bellezza e armonia, e il Mediterraneo, proprio in questo periodo, è una vera esplosione di vita. I luoghi che esploreremo sono angoli di grande suggestione, con richiami poetici e romantici tra colori, profumi e sapori della Liguria di Levante.
Sabato 28 dicembre
Riportiamo direttamente parole ed emozioni espresse dai viaggiatori.
Alessio: faticosa ma molto bella la visita al castello e alla chiesa.Davide: mi ha colpito la bellezza del mare e del cielo azzurro.Stefano: un paesaggio spettacolare, dal mare alla montagna.Emanuele: suggestive le luminarie dopo il tramonto a disegnare con la luce le case.Matteo: che bello passare dalla vista delle macchine a quella delle barche.Daniela: la Liguria ha un suo profumo che mi piace tanto.Maurizio: mi è piaciuto il racconto su lord Byron in questo mare.Marco: suggestivo il castello su questo mare azzurro.Nicoletta: un tramonto che mai avevo visto a Milano.Eleonora: bello stare in compagnia perché a Milano sono piuttosto sola.
Antonella: fantastica la gita alla grotta di lord Byron.
Secondo il filosofo austriaco Wittgenstein il bello non può esistere senza il buono e il buono ha bisogno del bello per comunicare il proprio messaggio. Qui a Porto Venere abbiamo trovato il connubio perfetto tra buono e bello. Lo straordinario fascino di questi luoghi con scorci improvvisi sul confine tra terra e mare, amati e ricercati da sempre da poeti e artisti, incontra il buono del nostro viaggiare. C’è sempre del buono nella scoperta dei viaggi del nostro Centro, al di là dei luoghi visitati ed è la voglia dei viaggiatori di mettersi in gioco e godere appieno di nuove e talvolta inaspettate situazioni, nella curiosità e con spirito solidale.
Domenica 29 dicembre
Stefano: sono orgoglioso di aver camminato bene in situazioni per me talvolta difficili, potendo così cogliere le bellezze di questo posto.
Alessio: mi ha affascinato la storia delle reliquie arrivate a Porto Venere dal mare e tra queste la Madonna bianca che si trova nella Chiesa di San Lorenzo.
Marco: sono rimasto colpito dalla bellezza dei posti visti durante la passeggiata per raggiungere la Chiesa di San Lorenzo.
Daniela: oggi, dopo aver visto un monumento con l’ancora, mi è venuto in mente questo oggetto che serve a fermare le barche…è importante ogni tanto fermarsi.
Nicoletta: mi affascinano le storie di questi luoghi, dal naufragio della barca di Shelley al tronco carico di tesori giunti dal mare.
Emanuele: la Chiesa di San Lorenzo con i suoi tanti tesori mi ha colpito particolarmente.
Antonella: sono rimasta sorpresa dagli scorci paesaggistici dal castello ma anche dalle botteghe artigianali dei carruggi.
Eleonora: oggi mi è piaciuto particolarmente il rumore del mare ma soprattutto poter danzare alla musica d’arpa.
Maurizio: la vista del mare dal castello è stata veramente splendida
Matteo: non solo la bellezza dei posti ma anche il sapore di cibi per me nuovi…e siamo solo all’inizio.
Davide: arrivare al castello è stata una impresa ma ne è valsa la pena poiché da lì il mare è veramente bellissimo.
Lunedì 30 dicembre
Esiste una educazione (“trarre fuori”, “allevare”) alla bellezza, quella che ci consente di andare oltre alle abitudini, alla superficialità e di sorprenderci dinnanzi a ciò che spesso diamo per scontato. Dobbiamo semplicemente fermarci e cambiare prospettiva grazie allo sguardo dell’attenzione.
Nulla è scontato e tutto può apparire miracoloso o comunque un dono straordinario, come il sorgere del sole ogni mattina e il suo calare fiammeggiante.
Crediamo che questo sia uno dei compiti più importanti e straordinari di un operatore sociale, cioè il cammino nella bellezza condivisa con i propri compagni di viaggio. Proprio qui, nel Golfo dei Poeti, abbiamo la possibilità di vivere tutto questo ad ogni passo, complice un paesaggio capace di toccare l’animo di tutti noi….e i nostri viaggiatori lo esprimono molto bene in poche sentite parole.
Antonella: magici Lerici e San Terenzio ma soprattutto la possibilità di stare in spiaggia
Marco: fantastico poter mangiare direttamente sul mare e fotografare i miei compagni di viaggio
Stefano: bellissimo passeggiare sulla spiaggia, al caldo in pieno inverno
Matteo: tutti insieme sulla spiaggia…bellissimo
Daniela: la sabbia mi ha fatto ricordare quando ero piccola…sono stata tanto bene
Alessio: Lerici è bellissima ma se poi si incontrano persone conosciute è ancora più bello…una fantastica sorpresa. Bello anche passeggiare sulla spiaggia
Maurizio: è sempre bello tornare nella mia terra ma assieme ai miei compagni è ancora più bello
Davide: quando sono al mare, sulla spiaggia, mi sento sempre felice…ho camminato tanto ma intorno era tutto bello
Eleonora: toccare la sabbia per me è sempre molto bello…sono stata bene, tanto
Emanuele: Lerici mi è piaciuta moltissimo, mi sembrava di camminare dentro un castello
Nicoletta: mi piacciono tanto le storie di questi borghi e oggi ho scoperto la storia di San Giorgio..è bello vedere tutte queste barche sul mare calmo.
La bellezza di oggi è stata certamente accresciuta da un clima primaverile che ci ha consentito di rilassarci al sole…anche a piedi nudi e di mangiare direttamente sulla spiaggia. Circondati poi da bellezza nella nostra passeggiata (ben 3 km) da Lerici a San Terenzio.
Per finire in bellezza, una serata molto speciale per festeggiare il compleanno di Nicoletta. Tanta allegria e voglia di raccontarsi e stare assieme…
Martedì 31 dicembre
L’isola è sempre un luogo magico che ci apre nuovi orizzonti, non solo quello del mare sconfinato ma anche quello della terra da noi solitamente abitata. Così poter osservare i contorni di Porto Venere e dei suoi straordinari tesori dall’isola di Palmaria è stato sorprendente, tanto quanto la bellezza dell’isola stessa.
Nicoletta: rocce, mare, monumenti visti da lontano…tutto concentrato in una bellissima passeggiata.
Emanuele: un sentiero che mi ha fatto scoprire un Porto Venere completamente diverso.
Antonella: fantastica la veduta di Porto Venere dall’isola di Palmaria. Non avevo mai visto una cosa così bella.
Marco: bello prendere una barca, approdare su una isola e andare alla sua scoperta.
Stefano: tutto molto bello e soddisfatto poiché ho superato molto bene la paura della barca.
Maurizio: è stato bello riprendere la barca, come facevo con mio padre.
Davide: tanta natura…anche fatica…ma ormai mi sto abituando e ogni giorno mi sento meglio.
Daniela: andando in barca mi sono sentita avvolta nel mare ed è una sensazione bellissima
Eleonora: non sono abituata a camminare così tanto però questo mi ha fatto sentire felice e so che lo saranno anche mia mamma e mio fratello.
Matteo: camminare tra la natura e il mare mi è piaciuto tantissimo.
Alessio: mi ha molto colpito per la sua bellezza vedere il castello di Porto Venere dall’isola, non sembrava così bello. È stata la mia prima volta in barca ed è stata una bellissima emozione
E poi arriva la notte, e per salutare l’anno che arriva i viaggiatori scelgono un fine anno unico e crediamo indimenticabile: la mezzanotte nel buio suggestivo della grotta di Byron, poi tutti in piazza a ballare sino a mattina inoltrata….Lasciamo il segno di questo fine 2019 attraverso le immagini. Scatti nella gioia e spensieratezza ma con lo sguardo rivolto all’altro, ai propri compagni di avventure…naturalmente questo vale anche per gli operatori.
Sicuramente comunque così abbiamo vissuto sino in fondo quello che ci ha offerto questo splendido angolo di Liguria per sei giorni baciato dal sole.
Mercoledì, anno 2020, 1 gennaio
Smaltita l’ubriacatura di gioia della nottata precedente, oggi giornata a ritmi ridotti ma sempre guidati dal desiderio di scoperta e di godere appieno di ogni attimo. Quindi tutti decisi ad andare alla scoperta del castello, una bella salita non da poco, e del porticciolo del paese, con sosta gustosa in un ristorante tipico nel carruggio.
Giovedì 2 gennaio
L’ultimo giorno…è tempo di riflessioni, di bilanci. I viaggi, nel proporre situazioni insolite, sono uno straordinario osservatorio di quanto succede nella vita di tutti i giorni, che di solito viene trascurato.
La dimensione del gruppo incentiva il senso dell’appartenenza, favorsce la comunicazione e stimola la solidarietà. Lo abbiamo notato nel modo in cui i compagni si relazionano con Eleonora, aiutandola a condividere l’esperienza.
E abbiamo sentito testimonianze di solidarietà nelle interazioni con lei:
Questa mattina, prima della partenza, abbiamo avuto il nostro momento di confronto sul vissuto del viaggio da parte di ognuno di noi, operatori compresi. Un modo questo per incontrarsi nelle emozioni ma anche per cercare di lavorare sulle nostre risorse per vivere il viaggio in modo sempre più soddisfacente e pieno. Questi i commenti:
Saluti a tutti da Portovenere