Un filo rosso tra 2000 Segni di Pace
Un percorso artistico fatto per esprimersi, incontrarsi, crescere…
“Ci siamo interrogati a lungo su cosa significasse per noi il concetto di “pace” e la prima parola che ci è venuta in mente è “libertà”. Siamo arrivati alla conclusione che quest’ultima può assumere differenti sfumature, anzi 2000… se no che libertà sarebbe?!”
Fraternità e Amicizia aderisce e rilancia il progetto dell’artista Geremia Renzi, attivo dal 2000 in occasione del Giubileo, che ha avuto il riconoscimento della pontificia città del Vaticano e la Medaglia d’Argento della Presidenza della Repubblica, sviluppandosi negli anni con la raccolta di moltissime piccole opere di artisti internazionali sul tema della pace, tra le quali spiccano quelle di personalità della cultura, dello spettacolo e dell’arte del nostro tempo.
I “2000 Segni di Pace” non sono solo una raccolta di opere di piccolo formato (cm 19,5×19,5), ma contenitori di profonde sensazioni e gesti, dove ognuno, con lo strumento dell’arte, ha la possibilità di esprimere il proprio senso di Pace e Libertà; è perciò un cammino sempre nuovo e diverso, di cambiamento e perché no, di lotta.
Con la volontà di rilanciare nel contesto sociale odierno la pluralità di significati sottesa al riferimento alla Pace (che coinvolge individui, popoli, nazioni, uomo e ambiente), sottolineando le implicazioni del rispetto dell’altro e delle differenze che la Pace richiama, la Cooperativa ha organizza un progetto espositivo aperto alla partecipazione di tutti coloro che vorranno aderire, e che consentirà di affermare l’importanza della Pace nella vita delle comunità sociali.
L’iniziativa associa la produzione di nuovi Segni di Pace alla proposta avanzata recentemente da Tiziana Tacconi denominata “Fili Rossi per la Pace“, che vuole testimoniare l’importanza della pace come bisogno dell’umanità e come risposta ad ogni violenza, proprio attraverso il simbolismo del filo rosso, che ogni persona può portare con sé lungo il percorso. Pertanto le tessere/opere prodotte da chi vorrà associarsi all’iniziativa diventeranno punti, minuscoli granelli di colori e fragranze che, entrando a far parte di diversi contesti, si collegheranno idealmente tra loro grazie al comune tratto dei Fili Rossi.
La proposta è quindi rivolta alle Organizzazioni del Terzo Settore, agli Istituti Scolastici e alle Associazioni, per la produzione di Segni di Pace, nella forma di opere composte su tavolette quadrate della misura di cm 19,5 x 19,5, che potranno essere allestite in esposizioni itineranti a partire dai luoghi in cui saranno prodotte, per costituire un bagaglio di Segni di Pace destinato a interessare in modo crescente il contesto cittadino.
Una prima testimonianza di questo progetto è stata l’esposizione realizzata nella nostra sede di via Washington, inaugurata venerdì 9 giugno alla presenza di Geremia Renzi.
Otto gruppi di altrettanti laboratori artistici che hanno realizzato le tavole esposte, con il supporto degli artisti-terapisti, hanno animato la presentazione con l’espressione dei pensieri e delle emozioni suscitate dal riferimento alla pace, che ha richiesto un delicato lavoro di confronto e di condivisione, visibile nelle opere prodotte.
E’ stata un’occasione emozionante che ha coinvolto i presenti, facendoli sentire produttori di un impegno comune nel segno della Pace.
Alcuni dei pensieri espressi:
“Per me la libertà è rispettare il pensiero degli altri popoli e delle donne”; “Per me la pace è non prendere in giro i disabili”; “La libertà è amarci e rispettare gli altri, stare in un gruppo”; “Quando si litiga si fa la pace”; “La pace è quando si coopera stando insieme”; “Pace è aiutarsi a vicenda”; “La violenza è orribile e non dovrebbe esistere”; “Le donne devono avere gli stessi diritti”; “L’amore deve essere una libertà di scelta senza discriminazioni”; “La libertà è un diritto”; “La pace esprime tante sensazioni” ; “Libertà condividere le proprie emozioni e sensazioni”; “Non giudicare gli altri”, “Pace è stare con la famiglia”
“Le emozioni che principalmente abbiamo provato sono:
– felicità perché si sta bene nel gruppo;
– curiosità perché non sapevo come sarebbero venuti i miei segni di pace utilizzando il colore e il nero.
– in alcuni momenti anche tristezza perché la pace mette l’attenzione su situazioni che fanno soffrire.”